darin:

• Di Gioia, Ele­na:

  Un’ Introduzione. Dalla lontananza si vede meglio.

  S. 4.

• N. N.:

  Il Progetto. Festival Focus Jelinek.

  S. 5-6.

• Reita­ni, Lui­gi:

  Una partitura polifonica. La scrittura per la scene di Elfriede Jelinek.

  S. 7-9.

• Svan­dr­lik, Ri­ta:

  Dare voce agli esclusi: il teatro di Elfriede Jelinek.

  S. 9-11.

• Soffrit­ti, Mar­cel­lo

  /

  Balbo­ni, Eli­sa:

  Fritzl, Goethe, Heidegger e altri incubi dei traduttori – brece, dialogo sull’ origine del testo italiano per „FaustIn and out“.

  S. 11-14.

• Guc­ci­ni, Ge­rar­do:

  Elfriede Jelinek „scrivente“.

  S. 14-16.

• Fel­ber, Sil­ke:

  „fuori e dentro, dentro e fuori, perché no, è bello che ci sia un po’ di cambi-amento“. Fenomeni di inclusione ed esclusione ne „I rifugiati coatti“ (Die Schutz-befohlenen) di Elfriede Jelinek.

  S. 16-20.

• Ve­lo­ci­tà, Alt­re:

  Interviste agli artisti. Quaderno Jelinek.

  S. 21-34.

• An­na Ban­det­ti­ni, An­na:

  Il cinema è dialogo, a teatro si è soli. Conversazione con Elfriede Jelinek.

  S. 35.

• Ip­pa­so, Ka­tia:

  Elfriede Jelinek: „Non c’ è nessun dio che ci detta la violenza. Siamo Soli“.

  S. 36-37.

• Ma­ri­no, Mas­si­mo:

  Parole Jelinek. Teatro.

  S. 37-38.

• Di Gioia, Ele­na:

  Dialogo in forma di lettera con Elfriede Jelinek.

  S. 39-44.

• Je­li­nek, El­frie­de:

  Ri­tornare! In Ita­lia!

  S. 45-46.