darin:

• Svan­dr­lik, Ri­ta:

  Introduzione. Elfi Elektra.

  S. 7-18.

• Ca­la­bre­se, Ri­ta:

  Dai margini dell’ebraismo. La scrittura ,patrilineare’ di Elfriede Jelinek.

  S. 19-42.

• Fan­cel­li, Ma­ria:

  Una mummia egizia al Burgtheater di Elfriede Jelinek.

  S. 43-58.

• Svan­dr­lik, Ri­ta:

  Il bel paese e una storia da raccontare: „Die Liebhaberinnen“ e „Oh Wildnis, oh Schutz vor ihr“.

  S. 59-79.

• Caruz­zi, Re­na­ta:

  Il potere delle parole. Note su Elias Canetti e Elfriede Jelinek.

  S. 81-104.

• Pêr­ro­ne Ca­pa­no, Lu­cia: 

  Superfici linguistiche e visive: i testi per un „altro teatro“ di Elfriede Jelinek.

  S. 105-120.

• Šli­bar, Ne­va:

  Principesse! Infanti! Per una particolare figura(zione) dell’imaginario collettivo e individuale a partire dai drammi di „La morte e la fanciulla“.

  S. 121-147.

• Svan­dr­lik, Ri­ta:

  Il sofferto elogio della distanza. Nota al Discorso Nobel „Im Abseits“.

  S. 149-152.

• Je­li­nek, El­frie­de:

  In disparte.

  S. 153-164.